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Il "premio Azeglio Vicini’ a Fabio Capello

Categoria principale: Brescia Calcio
Fabio Capello premio Vicini
Fabio Capello premio Vicini

Abbiamo incontrato l' avvocato Gianluca Vicini, figlio di Azeglio, indimenticabile giocatore del Brescia e Ct della Nazionale delle notti magiche di Italia '90, concluse con la medaglia di bronzo assegnata agli azzurri.

Sei appena rientrato dalla Romagna, dove hai incontrato e premiato Fabio Capello, che premio gli hai consegnato ?

"Anche quest' anno al Grand Hotel da Vinci di Cesenatico, ho consegnato il premio ‘Azeglio Vicini’ in ricordo del mio carissimo papà, scomparso il 30 gennaio del 2018 a Fabio Capello."

Come siete giunti alla scelta di Fabio Capello per il premio di quest' anno ?

"Quest’anno, la giuria, da me presieduta, ha deciso all’ unanimità per Fabio Capello, l’ex allenatore di Juve, Milan, Roma e Real Madrid e Ct di Inghilterra e Russia.per la sua eccezionale carriera, sia come calciatore di Milan e Juventus, che soprattutto, per quella di allenatore"

Dove avete consegnato il prestigioso premio ?

"Il premio è stato organizzato dal Panathlon Club Cesena, presieduto da Dionigio Dionigi, fraterno amico di mio padre"

Lo scorso anno aveva vinto un altro grande personaggio di livello mondiale del calcio italiano ?

" Sì, lo scorso anno il premio è stato assegnato al campione del mondo 1982 Marco Tardelli che ha dato tanto al calcio italiano."

Tuo papà era molto legato a Brescia ed ai bresciani, cosa vuoi ricordare di lui ?

"La mia famiglia è sempre stata a Brescia, città adottiva di mio papà fin da quando negli anni 60 militò nella squadra cittadina.
Io sono cresciuto a Brescia dove giocai anche a calcio."

Mi ricordo bene quando ci siamo conosciuti, giocavamo insieme nella Viando Plodari di Mario Mantovani nei pulcini, per poi andare a giocare nella Voluntas di Clerici che era la "cantera" del Brescia Calcio, io centravanti e tu ala destra, con i nostri due genitori spesso in tribuna a fareil tifo per noi...

" Sì, è vero, poi la mia carriera da giovane rondinella proseguì fino ai 19 anni quando, davanti alla scelta tra la carriera calcistica e gli studi, scelsi l' università "

Per cui hai preferito diventare uno stimato ed amato avvocato, e posso assicurare tu lo sia, conoscendoti molto bene anche in questo ambito, in un mondo di personaggi per lo meno dubbi come molti tuoi colleghi, ma sei pentito di non aver seguito le orme del padre ? "

" Detta così mi fai sembrare un calciatore vero ... ma non mi consideravo tale "

Secondo me anche un giocatore delle giovanili è un giocatore vero, perché fa tantissimi sacrifici per allenarsi.
Ma torniamo al Brescia, spesso vi ho visti in tribuna al Rigamonti...

" E' vero, appena potevamo io e mio padre assistevamo dalla tribuna alle partite del Brescia, anche se devo confessare che anche il Cesena era sempre nel cuore suo ed anche mio, per fortuna snoo due squadre gemellate da sempre e la primavera scorsa hanno vinto entrambe il campionato, una bella soddisfazione alla quale purtroppo lui non ha potuto assistere."

A cavallo degli anni '80 e '90 scrivevi una rubrica interessantissima " VISTI DA VICINI ... " sul Guerin Sportivo, la leggevo per prima ogni settimana, perché non hai proseguito anche su questa strada ?

" Avevo una ventina d' anni ed il Guerin Sportivo mi incaricò per svariati mesi di scrivere della Nazionale e dell' avvicinamento del Paese a Italia '90, fu una bella esperienza, poi nessuno mi chiese più di scrivere, per cui smisi, quello che comunque era solo un hobby. "


Grazie Gianluca, spero di vederti spesso allo stadio e sappi che tuo papà è sempre nel mio cuore e di tutti gli sportivi.